sabato 28 luglio 2012

E' vero amo i romanzi storici, quelli un po' pesanti e impegnati oltre che impegnativi ma non disdegno anche altre letture; credo che leggere sia un modo del tutto involontario e bellissimo di apprendere, non è una costrizione come studiare, e allo stesso tempo un 'evasione, un viaggio che può durare 50 o 1.000 pagine nelle quali ci si immerge con più o meno convinzione ma che comunque nel bene e nel male ci lascia qualcosa, ecco perchè vorrei proporvi un libro che sapevo avrei adorato nel momento stesso in cui lo preso in mano e mi ha accompagnato dolcemente fino alla sua conclusione!
Un romanzo assolutamente delizioso: una giovane donna sull'orlo della disperazione, un bar, una giornata nevosa pochi giorni prima di Natale, una carrellata di personaggi semplici, comuni che ispirano riflessioni, il bilancio della propria esistenza partendo dai ricordi più preziosi e alla fine la vita che mostra il suo lato più tenero!


Vi piaccioni i romanzi storici?! Io li adoro, sono i miei preferiti...quelle atmosfere lontane, quel modo di vivere così diverso ma le emozioni umane che si conservano uguali durante i secoli!
Il caso come al solito mi ha portato a scoprire un bel romanzo pochi giorni fa, la copertina aveva un fascino misterioso, sfondo verde come un broccato appeso ad una parete, una dama di spalle dai lunghi capelli rossi, folti e leggeremente mossi incorniciati da una coroncina di fiori rossi, l'abito di pesante velluto ricamato e poi il titolo : "La regina irriverente"!
Ambientazione medievale, personaggi storici del calibro di Guglielmo il Trovatore, Eleonora d'Aquitania, Luigi di Francia, crociate, amori, poesia, una miscellanea perfetta per il mio gusto e una lettura consigliatissima!
Un altro libro che ho acquistato è "Amber", sempre un romanzo storico questa volta però ambientato nell'Inghilterra del XVII secolo; ho letto solo poche pagine delle 900 totali del romanzo ma la trama è avvincente, per di più questa opera è del 1944 ma quando venne pubblicata la censura ne proibì la diffusione in moltissimi paesi per le sue scene, diciamo un po', "spinte"; spero di potervi dare maggiori informazioni nel più breve tempo possibile ad ogni modo questa lettura mi è stata consigliata dalla mia libraia di fiducia quindi se non vi fidate di me fidatevi di lei!
Buona estate a tutti...
ps: attendo l'autunno con ansia!!!
Jane Wilde


sabato 16 giugno 2012

‘'Siamo semplicemente due persone, e non sono molte le cose che ci separano. Molte meno di quanto si pensi’.”
Sono tornata...
Ho letto tanto in questo periodo ma prima di scrivere qualcosa volevo aspettare perchè a dir la verità non tutti i libri in cui mi sono immersa meritano di essere citati, di alcuni conservo un caro ricordo, di altri preferirei dimenticarmene ma c'è un libro che mi ha rubato il cuore; ho riso, pianto, mi sono arrabbiata, ho sognato, ho sperato...
Se non l'avete ancora letto correte in libreria o in biblioteca a prendere The Help, uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, scritto con grazia, semplicità ma con quella puntualità che lascia il segno; alcune frasi delle protagoniste ti colpiscono come un pugno o ti scaldano come un abbraccio e anche tu che sei solo la spettatatrice di queste vite comunemente eccezionali ti senti un po' meno anonima, un po' più importante...ti senti fortunata, ti senti forte e libera di essere donna a patto che non sia tu la prima a metterti le catene, quelle dell'ignoranza, quelle della pochezza d'animo, quelle dell'ovvietà!
E' un capolavoro del ventunesimo secolo che cattura sin dall'inizio e ti saluta alla fine come se fosse un "arrivederci", come se prima o poi quelle "amiche" le rincontrerai!
 A presto...
Jane Wild


domenica 29 aprile 2012

Qualche giorno fa ho visto un film di Woody Allen, Midnight in Paris, in cui il protagonista durante le notti parigine fa incontri davvero surreali ed eccezionali; i primi personaggi in cui si imbatte sono Zelda e Francis Scott Fitzgerald e mi sono resa conto che pur amando tanto questo scrittore non avevo ancora parlato di lui...quale migliore occasione se non farlo oggi?!
Verso i quattordici anni, durante l'estate, presi dalla libreria di casa un volume blu piuttosto voluminoso rispetto alle mie solite letture, il titolo era "Tenera è la notte"; queste parole mi affascinarono subito e l'ambientazione nella torrida costa azzurra degli anni '20 non poteva che incuriosirmi eppure, forse dipendeva dalla mia giovane età, non riuscii a finirlo e lo riposi al sul posto!
Una decina di anni più tardi decisi che era il momento di dare una seconda chance al caro vecchio Scott Fitzgerlad convinta che non mi avrebbe delusa; ripresi "Tenera è la notte" e lo amai dalla prima all'ultima pagina; la storia è meravigliosa, le ambientazioni mozzafiato e per tutto il romanzo a mio avviso si percepisce il peso del proibizionismo,lo scoinvolgimento di un mondo che dopo la 1°guerra mondiale non sarebbe stato più lo stesso e che si avvicinava a grandi passi verso il secondo conflitto mondiale; una miscellanea carrellata di personaggi che si incontrano, si scontrano, condividono sogni, paure e speranze...un capolavoro in cui lo scrittore dimostra di avere perfetta padronanza della materia e di saper indagare nella spiche umana!
Parlando di Fitzgerald non posso non citare anche "Il grande Gatsby", romanzo in cui il sopracitato proibizionismo è alla base stessa dell'opera e rende il protagonista un personaggio dotato di fascino e mistero; è una sorta di manifesto dell'età del jazz con le sue contraddizioni, i suoi eccessi e i suoi limiti, una storia d'amore lunga tutta una vita che sembra non trovare un lieto fine.
Anche qui Fitzgerald ha la grande capacità non solo di farci immaginare le scene ma di farcele vivere come se fossimo reali spettatori di quello spaccato di storia americana; dalle sue pagine prende vita la vicenda, si sentono gli odori, il tabacco, il fumo di sigaretta che appanna le immagini, l'odore forte e acre dell'alcol, quello di contrabbando, entra nelle radici, l'umidità dell'estate newyorkese si attacca alla pelle e si appiccica, risate deliranti e vuote prodotto di un divertimento vacuo, e ancora sofferenza e passione...un'esperinza da provare!

A presto!
Jane Wilde


sabato 14 aprile 2012

"LA FELICITA' HA IL SAPORE INTENSO, LEGGERO, DI UNA MANCIATA DI CILIEGIE NERE"
Girando in libreria senza sapere cosa stavo cercando ho intravisto questo piccolo libro, nascosto da altri, una sola copia rimasta; la copertina sembra un disegno ad acquarello fatto da un bambino e il titolo racchiude il senso stesso della vita: un insieme di istanti perfetti, quasi impercettibili, che scandiscono il quotidiano e rendono la vita preziosa.
Non è una raccolta di poesie ma uno scrigno di pensieri, di annotazioni, come un diario segreto in cui si appuntanto dettagli e momenti della giornata; un fiore che col suo colore esplode in mezzo al grigio di una stazione brulicante di adolescenti scontenti e imbronciati, lo scorcio di una città che abbiamo visitato e ci ha toccato il cuore per un qualche motivo, un cibo che abbiamo assaporato...l'essenza stessa dell'essere, le piccole gioie di ogni giorno!
"Il piccolo libro degli istanti perfetti"è un volumetto semplice e intenso in cui chiunque può ritrovarsi, è come un genitore saggio che ci ricorda quali sono le cose importanti e lo fa senza retorica, senza presunzione, raccontando e raccontandosi a noi...è tutto questo, è solo questo e scusate se è poco!!!

Jane Wilde

martedì 3 aprile 2012

Ho un disperato bisogno di un po' di Jane Austen!
Ci sono dei periodo nella vita durante i quali hai bisogno di risposte, hai bisogno di certezze e per me Jane Austen è una sicurezza, i suoi libri sono un frizzante, fresco e romantico appiglio; in ogni momento so che i suoi romanzi sono lì, pronti per essere letti ancora una volta e scoperti come se fosse la prima, non deludono mai, anzi!
In questa primavera sogno la brughiera, i cottage, le alte scogliere, il vento che profuma di erica e di salsedine, sogno le bianche crinoline, i cappelli di paglia, gli ombrellini che difendono dal sole e dalla pioggia, il cielo infedele dell'Inghilterra...sogno il mondo di Jane Austen e tutto ha un sapore più dolce!
I suoi romanzi più famosi li conosco bene per cui oggi ho deciso di dedicarmi ai cosiddetti "scritti minori" convinta più che mai che di minore non abbiano un bel niente, così do il benvenuto a "Lady Susan - I Watson - Sanditon "!
A presto!!!
Jane Wilde

giovedì 29 marzo 2012

Un pugno nello stomaco, un coltello che affonda la sua fredda lama nelle paure più recondite dell'anima e nella carne viva, uno schiaffo secco sulla guancia, inaspettato e doloroso, ecco cosa si prova leggendo "A sangue freddo" di Truman Capote.
Sono passati un paio d'anni ormai da quando l'ho letto ma ogni volta che vedo quel volume in mezzo alle centinaia che abitano la mia libreria la sensazione è sempre la stessa: angoscia, gelo e sconcerto; angoscia perchè la vicenda narrata è una bruttissima pagina della cronaca nera americana degli anni '60, gelo perchè è ciò che resta in casa spogliata del calore della famiglia che la abitava, sconcerto perchè Capote tratta la materia con un apparente distacco, da cronista quasi, che ci spiazzza...viene da chiedersi se le vittime siano gli assassinati o gli assassini, prodotto di una società corrotta, di un mondo in cui non c'è spazio per la mediocrità e lo sconcerto è dato proprio da questi pensieri; come si può provare pena per degli assassini?
Non si può...non si deve.
E' qui il genio di Capote?
Non sono in grado di dare un giudizio, lascio la discussione aperta...

   
                                              

sabato 24 marzo 2012

Oggi voglio parlare di un amante generoso e appassionato della parola, della bellezza, del lusso e della vita, un autore non sempre amato e apprezzato, molto spesso criticato e accusato di avere uno stile troppo pomposo, troppo ricco, stucchevole ma che amo follemente proprio per tutti questi "difetti": Gabriele D'Annunzio!
Non potrò mai rinnegare la bellezza assoluta dei versi de "La pioggia nel pineto", la dolcezza di quelli de "La sera fiesolana", parole innefabili, vive, ricche di significato, musicali...leggendole è possibile sentire la potenza della natura che abbraccia l'umanità, il panismo infinito che fa vibrare ogni foglia, ogni goccia di rugiada, tutte le creature sono unite da un'unica grande potenza che si chiama natura!
Ancor più bello è chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dal D'Annunzio poeta; come una ninna nanna ci accompagna in una pineta verdeggiante, ci fa inspirare l'odore fresco e pungente dell'erba bagnata da una frizzante pioggia estiva, come nella mitologia gli uomini si trasformano in piante, una sorta di Daphne e Apollo del Bernini messa in poesia e la luna de "La sera fiesolana" come una madre benigna e dolce guarda i suoi figli con i suoi grandi occhi!
La prosa dannunziana non è da meno per quanto riguarda la ricercatezza linguistica e lo stile ricco; mi limiterò a citare "Il piacere", esempio superbo del decadentismo italiano, lussuoso nel verbo e dettagliato nelle descrizioni; non voglio dilungarmi sulla vicenda, la trama è bella e ben costruita ma quello che mi è rimasto nel cuore di questo romanzo sono le descrizioni della Roma di fine '800.
Grazie alla grandezza di D'Annunzio ci sembra quasi di salire le scalinate di Piazza di Spagna, di vedere il sole che si addormenta dietro i colli della città eterna che non è ancora metropoli ma centro culturale, artistico e mondano; l'inverno romano, il sole pallido basso in cielo, il profumo fiorito delle donne, l'odore di tabacco, l'aria viziata dei teatri e quella sensuale delle mura domestiche!
Per me D'Annunzio è questo e molto di più al di là delle posizioni politiche, dello stile di vita discutibile o meno, delle leggende e delle storie vere sul suo conto...il genio quando c'è germoglia anche nell'uomo più piccolo e insulso che intelligentemente sa essere grande agli occhi degli altri!
Jane Wilde

domenica 18 marzo 2012

Amo l'inverno in tutte le sue forme, sfumature, colori, sapori e profumi, amo il freddo che punge le guance e fa arrossare il viso, il vapore che esce dalla bocca quando si respira, adoro entrare in casa e sentire il fuoco che crepita nel camino quasi fosse una dolce musica!
Questa premessa per motivare la scelta di un libro che ho acquistato ieri: "Tartufi bianchi in inverno"...con un titolo così non potevo non prenderlo soprattuto ora che la primavera preme per arrivare ed io invece vorrei ancora il mio amato inverno!
Ho iniziato a leggerlo e ad essere sincera non so ancora a cosa si riferica il titolo (lo intuisco però!!!)  forse lo capirò inseguito ma quello che posso dire che sin dalle prime righe sono stata completamente rapita da questo romanzo, tratto dalla storia vera di uno dei più grandi chef francesi vissuto a cavallo tra '800 e '900; una personalità bizzarra, un poeta del cibo in grado di trasformare un semplice pasto in un'esperienza sublime nella quale ogni sapore ha una storia, ogni abbinamento è un matrimonio d'amore, gusti che si fondono e danno vita ad un capolavoro culinario!
L'autrice è N.M.Kelby, una vera scoperta per quanto mi riguarda, dotata della straordinaria capacità di farci entrare nella cucina del protagonista, di respirare gli odori, di assaggiare insieme a lui le sue creazioni; è questa la sensazione che si prova leggendo il romanzo, si sentono i profumi puliti della Provenza, quelli corrotti di Parigi, si gusta la polposità di un pomodoro maturo mentre una madeline si scoglie in bocca; assolutamente affascinante la vicenda di Escoffier, questo il nome del famoso chef, profondo,misterioso e difficile il rapporto con la moglie; il tutto è condito dalla conturbante amicizia con la divina attrice Sarah Bernhardt!
"I temporali venivano imprigionati nei barattoli insieme con la mamellata di prugne. I ricordi colavano sulle assi di pino del pavimento. Le lacrime si trasformavano in sudore."
Buona lettura!
Jane Wilde

lunedì 12 marzo 2012

Saper far ridere è un dono!Ci vuole intelligenza, sensibilità e se chi possiede questa dote è in grado anche di commuovere allora nasce il genio!
Non so se apprezzate Carlo Verdone, io personalmente lo adoro da sempre, è uno dei pochi attori comici che riesce a farmi ridere anche solo guardandolo, credo sia eccezionale per questo quando ho saputo che aveva scritto un libro mi sono fiondata in libreria: dovevo assolutamente conoscere il Verdone più intimo!
"La casa sopra i portici" mi ha fatto sorridere, piangere; leggere questo libro è come vedere un film in cui però i personaggi sono reali, sono persone vere, alcune non ci sono più ma hanno fatto la storia del cinema! Dalle sue pagine escono immagini vive, odori forti, sapori dolci e amari quelli della vita vera, dei giorni felici e di quelli tristi...
Dopo questa lettura semplice e profonda allo stesso tempo che mi ha catturato per tre ore di seguito non posso far altro che amare ancora di più il genio Verdone!
"...chiesi a mia madre di darmi un ansiolitico. Lei mi rispose severamente: "Se non vai subito al teatro ti mollo un calcio in culo".
Poi prese la mia borsa piena di attrezzi scenici come il cappello, la pistoletta, le mascherine, gli occhiali e tutto ciò che serviva ai miei personaggi fatti di niente e mi aprì la porta. Sulla soglia supplicai ancora di darmi l'ansiolitico, invece lei mi consegnò la borsa e davvero mi mollò un calcio in culo, gridandomi amorevolmente: "Vai fregnone, che un giorno mi ringrazierai!"..
."


lunedì 5 marzo 2012

LO SPACCIATORE DI CARAMELLE
No, non è il titolo di un libro, è il modo in cui nella mia famiglia si scherza sul nonno Gigi!
Oggi è il primo anniversario della sua partenza, se n'è andato senza farsi sentire dopo una vita in cui è stato al centro dell'attenzione; ha lasciato il segno il mio nonnone, lui così apparentemente burbero, così fragile negli ultimi anni, lui con i suoi occhi sempre lucidi, neri come i miei che alla fine galleggiavano in una pozza d'acqua tiepida...il mio nonno!
Per me lui ha il sapore delle caramelle Rossana, sempre presenti nelle tasche del suo cardigan di lana, ha la croccantezza dei baci di dama che mangiavo da piccola nella sua bottega, ha il gusto proibito della cioccolata e del gelato mangiati in qualunque momento della giornata; era goloso il nonno Gigi, lo è sempre stato anche nei momenti peggiori per questo lo voglio ricordare così: con il bastone, una maglione troppo grande per lui e le tasche piene di caramelle...

Ciao nonno!!!
tua Iaia

martedì 28 febbraio 2012

"Era Lo, semplicemente Lo, ritta sul suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita."

IL MIO LIBRO PREFERITO...un capolavoro assoluto: "Lolita" di Nabokov!
Come trovare le parole giuste per descrivere questo romanzo?
Come posso rendere giustizia alla perfezione assoluta?
"La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l'eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l'amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso."
Non è pura, semplice e struggente poesia questa?
Nabokov è un genio, un maestro, solo lui può farci entrare nella mente di uno pseudo-pedofilo e provare pena per lui; solo lui riesce a plasmare l'immagine dell'adolescente spregiudicata che molto spesso tradisce il suo essere bambina; mi rendo conto che più cerco di descrivere la bellezza disarmante di questa opera e più mi sembra di scrivere sciocchezze, c'è poco da aggiungere, Nabokov si commenta da solo e "Lolita" va semplicemente letto, amato e ricordato per sempre!

mercoledì 22 febbraio 2012

Tre proposte leggere per passare qualche ora di relax la sera,magari davanti al camino con una tazza fumante di tè in mano e una copertina a scaldarci le gambe!
Credo che il potere della letteratura sia anche questo, di regalarci qualche momento di tranquillità e se il libro che ci accompagna non merita il premio pulizer pazienza, se non è uno dei romanzi più bello del mondo fa niente, quel che conta è che ci faccia stare bene; con questo non voglio certo dire che i classici siano da evitare, anzi sono sempre i ben venuti sul nostro comodino o in borsa ma è anche vero che non sempre ci va di imbatterci in testi impegnativi o impegnati, a me succede spesso soprattutto in questo periodo!
Per questo motivo vorrei segnalare questi romanzi che ho letto in pochissimo tempo e mi hanno permesso di staccare la mente, si tratta de "Il profumo del pane alla lavanda", "Giorni di zucchero fragole e neve" entrambi di Sarah Addison Allen e "Amore zucchero e cannella" di Amy Bratley; sono carini, fanno sognare e non richiedono chissà quale sforzo mentale!!!


 Vi saluto e mi immergo nella mia ultima lettura leggera, "La bottega dei desideri"...ho proprio bisogno di questi libri ogni tanto!
Jane Wilde

domenica 19 febbraio 2012

Dopo aver parlato di Jane Austen e delle sorelle Bronte vorrei cambiare per un attimo continente e spendere qualche parola per una scrittrice americana alla quale sono particolarmente affezionata: Louisa May Alcott!
Credo che generazioni di donne e di ragazze siano cresciute con "Piccole donne" e ognuna di noi si è magari immedesimata in una delle sorelle March, sicuramente la testarda e maschiaccia Jo è la più apprezzata anche perchè il suo personaggio è molto moderno per il suo voler essere autosufficiente, il suo non voler dipendere da un uomo per forza, anzi!
Andiamo con ordine però...la Alcott con la quadrilogia di "Piccole donne" seguito da "Piccole donne crescono", "Piccoli uomini" e "I ragazzi di Jo" ha inventato un genere letterario, quello della serie; mai prima di allora i personaggi di un romanzo si ritrovavano anche in quelli successivi, invece nel caso di questa scrittrice americana ottocentesca possiamo seguire le vicende, la cresciuta e le vite dei protagonisti per un lungo periodo di tempo, dall'adolescenza fino all'età adulta, vediamo le piccole donne diventare spose e madri!
Quanto ho amato il tepore di casa March, quanto mi sarebbe piaciuto sedere vicino a Jo davanti al camino, parlare con Meg di ragazzi e vestiti, discutere di arte e frivolezze con Amy, suonare il pianoforte con Beth e farmi abbracciare dalla signora March; la bellezza del romanzo sta nella sua semplicità, nella purezza degli affetti famigliari, nelle piccole gelosie che nascono tra sorelle, nella quotidianità della vita di cinque donne alle prese con i problemi di tutti i giorni mentre fuori dal nido domestico irrompe la guerra civile, un mondo il loro in cui gli uomini faticano ad entrare e quando ci riescono lo fanno in punta di piedi!
Trovo sia straordinario il modo delicato in cui la Alcott dimostra che le donne possono cavarsela anche da sole in un epoca per altro in cui la società era ancora fortemente maschilista e patriarcale per quanto gli Stati Uniti in questo caso fossero più aperti al cambiamento, forse più per necessità che altro.
Ad ogni modo consiglio con tutto il cuore a chi non l'avesse ancora mai fatto di leggere i romanzi della Alcott, questi quattro citati ma anche gli altri e se credete di essere ormai troppo grandi per questo genere di lettura vi consiglio di spogliarvi per qualche ora del vostro essere adulte/i e lasciarvi abbracciare dal calore e dalle spensieratezza delle ragazze March!!!




Buona notte...

mercoledì 15 febbraio 2012

Se amate i romanzi che vi lasciano con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, se amate il mistero e gli intrighi, i segreti famigliari che si inseguono e sembrano non risolversi mai allora dovete assolutamente leggere i romanzi di Kate Morton...tre capolavori a mio avviso!
Purtroppo il primo è praticamente introvabile ma se cercate bene su internet ci sono possibilità di trovarlo, gli altri due invece ci sono in tutte le librerie e vi assicuro che non vi deluderanno; la Morton ha uno stile meraviglioso, la sua narrazione passa dal presente al passato con maestria, i suoi personaggi sono sempre avvolti da un alone di affascinante mistero, sembrano quasi creature fatate; ho adorato i suoi ultimi due romanzi, il primo invece ancora non l'ho letto perchè mi è stato regalato solo ieri a dimostrazione che cercando bene sul web è possibile scovarne qualche copia e nel mio caso devo dire che è stato un bellissimo regalo di San Valentino donatomi da chi conosce bene le mie passioni!!!




Una volta letta la prima pagina di questi fantastici romanzi vi assicuro che non riuscirete più ad abbandonarli, vi innamorerete dei personaggi e quando penserete di aver sciolto l'intreccio la Morton vi smentirà intelligentemente, con bravura e talento...questo si che è saper scrivere!!!
Atmosfere gotico-vittoriane, manieri inglesi, protagonisti lontani nel tempo e nello spazio, come se si trovassero a vivere in una dimensione tutta loro per noi incomprensibile!
Affascinanti e avvincenti ecco come definirei questi romanzi!

Jane Wilde

lunedì 13 febbraio 2012

Quest'estate ho fatto la felice scoperta di una scrittrice inglese di cui ignoravo l'esistenza benchè sia stata una personalità di tutto rispetto e potesse vantare una produzione letteraria piuttosto ampia!
I miei gusti letterari variano in base ai miei stati d'animo e alle stagioni; l'estate appena trascorsa ho avuto una vera e propria ossessione per i romanzi che contenessero nel titolo nomi di fiori o che parlassero di giardini, così quando a ferragosto ho approfittato della pausa dal lavoro per fare un giro in libreria non ho potuto non notare questo titolo: "La fattoria dei gelsomini"...ovviamente l'ho comprato, quasi a scatola chiusa perchè non sapevo niente dell'autrice, una tale Elizabeth Von Arnim!
Nei giorni successivi mi sono documentata e ho scoperto che la Von Arnim è stata niente popo di meno che la moglie del figlio adottivo di Cosima Wagner, proprio così, quella stessa Cosima Wagner sposa del medesimo compositore, un genio a mio parere al di là delle ingiuste e sciocche teorie che hanno fatto di Wagner un simbolo del pensiero e della azione nazista (qui si aprirebbe una parentesi troppo ampia, fatta di filosofia e storia che forse interessa solo a me, per cui torniamo al punto di partenza e cioè Elizabeth Von Arnim!!!).
E' così che ho scoperto il mondo della Von Arnim, un mondo fatto di profumi, di giardini, di ironia e irriverenza, di donne che bramano l'indipendenza e lo fanno a volte con ingenuità e incoscienza ; non mi sono fermata alla Fattoria dei gelsomini, che per altro consiglio perchè è una lettura davvero carina ( che aggettivo insulso "carina" in questo caso, sembra voler dire che non è ninete di chè! Non  rende giustizia al romanzo, direi piuttosto che è una lettura fresca, intelligente, rilassante!!!)
Ho poi acquistato "Il giardino di Elizabeth"e l'ho amato dalla prima all'ultima pagina; è una sorta di piccolo diario, in parte autobiografico, in cui l'autrice parla del suo giardino in  Pomerania, un giardino che è simbolo di indipendenza, come fosse un'allegoria! Ho centellinato le pagine per godere il più possibile di questo gioiellino, per respirare il profumo delle rose bagnate di riugiada, petali vellutati impreziositi da effimere perle d'acqua fresca...è stata un'esperienza meravigliosa e meraviglioso è stato poter passeggiare con la fantasia nel giardino di Elizabeth, accarezzare i fiori, annusarli, sentire il profondo senso di libertà che solo il contatto con la natura può dare!
Vi chiederete quale strana associazione di idee mi abbia portato a parlare di questa scrittrice, in che modo ho potuto pensare ai fiori e all'estate adesso che siamo in pieno inverno; non è la voglia di caldo, ve lo assicuro, anzi, vorrei che questo inverno non finisse mai; è stata invece una piacevole sorpresa che ho trovato in libreria: sono entrata e una copertina dal sapore retrò mi ha colpita, leggo il titolo, "Il circolo delle ingrate", scorro rapidamente gli occhi sulla trama e poi ecco il nome dell'autrice, Elizabeth Von Arnim! Ovviamente è un romanzo pubblicato decisamente postumo o forse è stato tradotto solo ora in italiano ma non importa, sono felice di questo dono, sono felice di essere uscita a fare una passeggiata e aver trovato questo libro che ancora una volta parla di indipendenza femminile, senza retorica, senza schemi ma con spirito e ironia!
Le giornate no possono capovolgersi e non mi stupisce che sia stato un libro a tirarmi su di morale!!!

"E’ la saggezza dell’erba in continuo rinnovamento, dell’erba bella e verdeggiante, dell’erba trapunta di splendore vivente che è entrata in me; la saggezza di un mattino di maggio ricolmo della gioia del presente"


 "Un uomo, lo sapeva ormai da tempo, non doveva mai chiedere alla moglie se qualcosa non andava per il verso giusto, perché c’era il caso che lei glielo dicesse".


"Gli uomini pubblici pagano caro il prezzo del successo diventando vittime dei nervi a casa, e le loro mogli, il cui dovere è di essere sempre amabili, possono essere paragonate al ferro da stiro caldo e distensivo che scorra su una camicia appena lavata, con movimenti abili e persistenti, così da spianare ogni grinza".


 "Settembre. C’è un non so che in questo mese che mi ricorda marzo e i primi giorni d’aprile, quando la primavera ancora esita sulla soglia e il giardino trattiene il respiro in attesa. C’è nell’aria la stessa dolcezza, il cielo e l’erba paiono uguali ad allora; ma le foglie raccontano una storia diversa, e il rampicante che si colora di rosso sul muro della casa si avvicina in fretta al suo ultimo e più splendido momento di gloria".


 Le citazioni sono tratte da diversi romanzi di Elizabeth Von Arnim così che possiate farvi un'idea della bellezza e della limpidezza del suo pensare!
A presto...
Jane Wilde



mercoledì 8 febbraio 2012





Avevo parlato di questo libro qualche giorno fa dicendo che avrei iniziato a leggerlo, ebbene proprio questa notte l'ho finito e devo dire che le mie aspettative non sono state deluse, anzi!
E' ben scritto, pieno di dettagli storici dato che l'autrice è una storica laureata ad Harvard (scusate se poco!) nonchè discendente di due donne che al tempo dei processi di Salem vennero accusate di stregoneria, per cui maneggia la materia con cognizione di causa; inoltre, come specifica la stessa Katherine Howe, tutti i particolari riguardanti i processi, gli almanacchi magici e gli incantesimi, se così li vogliamo chiamare, non sono frutto di invenzione ma di una fitta ricerca storica in cui nulla è lasciato al caso!
E' un romanzo in cui fatti realmente accaduti, personaggi realmente esistiti si fondono con l'invenzione e la fantasia letteraria senza stonature; forse l'unico passaggio del libro che stride un po' è il finale ma nel complesso è un'opera ben costruita e veramente interessante!
Se l'argomento vi intriga dovete leggere questo romanzo e se ancora non sapete cos'è successo a Salem nel 1692 forse è arrivato il momento di scoprirlo!

Buona giornata a tutti...
Jane Wilde

lunedì 6 febbraio 2012

«Un libro da non perdere per tutti i fan delle Brontë e per chiunque sia interessato alla condizione femminile nel periodo vittoriano.»



E' uscito da pochissimi giorni; un libro dedicato a Charlotte Bronte e accanto a lei le inseparabili sorelle Emily ed Anne...doveva essere mio! Un grazie speciale a chi sopporta la mia ossessione per i libri senza reprimerla ma al contrario la accetta con pazienza e rispetto, a chi ha capito che non sarebbe passato molto tempo prima che lo comprassi  e me l'ha regalato!!!
Non tarderò a farvi sapere com'è!
Jane Wilde
Torniamo a parlare di donne!
Se andiamo a fare un giro in libreria notiamo che esistono miliardi di libri pubblicati da scrittrici di sesso femminile, non sorprende, è normale perchè per fortuna la donna è riuscita a scalare la piramide sociale tipicamente maschile e può rivestire ruoli che fino a cinquant'anni erano destinati solo agli uomini; di passi avanti ne sono stati fatti davvero tanti, credo che si possa parlare quasi di parità, dico "quasi" perchè ogni giorno abbiamo la prova che purtroppo le cose non stanno esattamente così!
Ad ogni modo negli ultimi due secoli le scrittrici sono potute uscire allo scoperto e regalare al mondo pagine bellissime che parlano di una realtà diversa , più difficile, più romantica e nascosta, ma nell'800 tante autrici hanno dovuto nascondersi dietro pseudonimi maschili in modo che le loro opere potessero essere prese sul serio come se la penna di un uomo fosse garanzia di conoscienza, bravura e maestria, inoltre all'epoca non solo era poco decoroso che una fanciulla leggesse ma lo era ancora di più che scrivesse, era considerato pericolo poichè si temeva che la fantasia spezzasse le catene alle quali per nascita era stata destinata.
Qualche giorno fa ho parlato di Jane Austen la quale usava uno pseudonomo piuttosto audace dato che si firmava By a Lady, dimostrando una buona dose di coraggio ma anche di quel sarcarso che la contraddistingue!
Currer Bell, Ellis Bell e Acton Bell sono gli pseudonimi maschili di tre famosissime sorelle inglesi che hanno avuto un destino piuttosto sfortunato ma che dalla vita hanno ricevuto il dono della scrittura seppur ogniuna con risultati e riconoscimenti diversi; sto parlando ovviamente di Charlotte, Emily e Anne Bronte autrici rispettivamente di "Jane Eyre","Cime Tempestose" e "Agnes Grey".
I primi due romanzi sono quelli che hanno goduto di più fortuna ma devo dire che anche il terzo, nella sua semplicità è davvero una lettura piacevole e molto autobiografica; avendoli letti tutti e tre non posso esimermi dal dare un giudizio, ovviamente assolutamente profano e personale: Cime tempestose ha un sapore gotico, si sente tutta la leggera pesantezza della nebbia sulla brughiera ,il gelo delle stanze dei manieri inglesi e il tormento di un amore contrastato ( se amate il genere consiglio L'Abbazia di Northanger della Austen che si distingue da tutti gli altri suoi romanzi, forse perchè è una delle sue prime opere scritta nel 1803 benchè sia stato pubblicato solo nel 1818); Agnes Grey è molto più leggero non solo nei contenuti ma anche nelle parole, uno stile più pulito e a mio avviso elementare ma la sua bellezza sta altrove ossia nella storia fortemente ispirata dall'esperienze di Anne come istitutrice; infine il mio preferito, Jane Eyre: un titolo breve, deciso che però si scioglie in bocca, un nome piccolo per una personaggio grande! Adoro Jane Eyre per la sua fierezza che non la fa mai piegare davanti a nessuna difficoltà, che invece di scalfirla forgiano il suo carattere austero ma passionale allo stesso tempo...è difficile descrivere una donna simile, direi che è un'eroina nel senso più romantico e al contempo moderno del termine!
Dopo duecento anni credo che abbiamo ancora tanto da imparare da queste donne che confronto a noi non potevano fare niente, non avevano le nostre oppotunità, non avevano quasi alcuna libertà ma proprio per questo sono state capaci di superare i confini dentro cui erano rinchiuse per vivere storie potenti e straordinariamente belle, anzi, indimenticabili!


 "Io gli ho dato il mio cuore, e lui lo ha preso e lo ha stretto crudelmente fino a ucciderlo."


"Il cuore umano è come il caucciù: poca aria lo gonfia e molta non lo fa scoppiare. Anche se "quasi niente basta a turbarlo, ci vuole quasi tutto" per spezzarlo."


"Non sono un uccello; e non c'è rete che possa intrappolarmi: sono una creatura umana libera, con una libera volontà, che ora esercito lasciandovi."

Mi raccomando, leggete, leggete, leggete.....!!!
A presto
Jane Wilde


venerdì 3 febbraio 2012

Ecco una breve lista di libri che ho letto negli ultimi tempi, spero di ricordarmeli tutti e che possano incuriosirvi; i generi sono decisamente diversi ma il bello è proprio questo!!!
- Amore zucchero e cannella (finito questa notte, molto carino!)
- La figlia delle nevi (forse non riesco a comprendere Jack London , tenterò con Zanna Bianca e Il richiamo della foresta!)
- Canto di Natale (un classico da leggere e rileggere)
- Agnes Grey (della meno nota Anne Bronte; non è certo ai livelli delle sorelle ma è interessante leggere il suo romanzo per notare le differenze.)
- In città zero gradi (carino, pensavo meglio considerando i due libri precedenti dell'autore!)
- Neve (una delicata poesia)
- L'apicoltore ( enigmatico e poetico)
- Bianca come il latte rossa come il sangue (già citato poco tempo fa, da leggere assolutamante)
- Piccole donne e Piccole donne crescono ( che dire... adoro la Alcott! Letti per la seconda volta e sono certa che lo farò ancora e ancora!)
- Pattini d'argento (rientra nei classici per bambini ma non ne capisco il motivo; lunghe digressioni sulla storia dell'Olanda che a mala pena conosco io pur avendola studiata all'università, per cui mi chiedo come possa essere un romanzo per ragazzi...bah!)
- Nel bosco ( delizioso, semplice e genuino!)
- La ballerina dello Zar ( la trama c'è, la storia anche ma poteva essere sviluppato meglio, ad ogni modo lo consiglio)
Sono certa di aver dimenticato qualche titolo ma direi che a grandi linee questi sono i romanzi che ho letto nell'ultimo mese e mezzo! A questi dovrei aggiungere quelli che sto leggendo ma non ho ancora terminato tra i quali "L'inverno si era sbagliato" ( drammatico, ben scritto, crudo e dolce al tempo stesso), "Se fosse per sempre" (temo di essermi fatta condizionare dal titolo, per il momento non mi convince tanto ma staremo a vedere!), "La figlia della Zarina" ( e qui emerge la mia passione per la storia russa; è per lo più un romanzo incentrato sulla seconda figlia di Nicola Romanov e Alessandra, di storico e biografico forse c'è ben poco, diciamo che l'autrice ha mescolato realtà e finzione!).
Dal momento che questa notte ho terminato un libro questa sera ne inizierò uno nuovo, "Le figlie del libro perduto", un romanzo che partendo dai nostri giorni scava nel passato e nella tragedia delle streghe di Salem (ebbene sì, mi affascina anche questo argomento!)...vi terrò aggiornati!

Jane Wilde

Una piccola parentesi per spiegare la mia firma, ovviamente il mio vero nome non ha niente a che fare con Jane, men che meno il mio cognome è Wilde!
Premetto che adoro il mio nome di battesimo e sono fierissima del mio cognome ma siccome sono una persona riservata ho preferito usare un'altro nome la cui scelta non è affatto casuale!
Per chi non lo sapesse Jane Wilde è stata la coraggiosissima madre del ben più noto Oscar Wilde; pare avesse origini italiane, il che mi piace tanto ma il motivo per cui ho scelto è il suo nome è un'altro!
Scrittrice e poetessa irlandese si battè per l'indipendenza dell'Irlanda schierandosi, ovviamente, contro l'Inghilterra in numerosi articoli sul quotidiano The Nation firmandosi "Speranza"e proprio per questo le venne attribuito il soprannome "Speranza della Nazione"; promosse l'obbligo dell'istruzione femminile e raccolse una serie di fiabe e leggende della sua terra che vennero pubblicate e di cui noi possiamo fruire!
Ancora una volta una donna determinata, forte e intelligente, un modello da seguire, una personalità di importante caratura di cui è giusto ricordarsi!



A presto.....
Jane Wilde


giovedì 2 febbraio 2012

Il mio spirito femminista, anzi il mio animo da suffraggetta, scalpita!
Ho sempre ammirato quelle donne che si sono battutte per degli ideali, si sono distinte e si sono meritate un posto nella storia, in questo caso un posto nel mondo della letteratura; la loro scrittura ha fatto sognare,  commuovere, sorridere, sospirare, in qualche caso ha confortato l'anima di tantissime donne e mi piace pensare che abbiano trovato un posto anche nei cuori degli uomini!
Sarebbe impossibile non parlare di Jane Austen, una donna straordinaria che ha saputo descrivere con ironia e freschezza la piccola realtà del suo tempo, partendo da quelle che probabilmente sono state esperienze personali e ci ha regalato una serie di romanzi delicati, romantici e intelligenti; quello che amo di Jane Austen è la sottile ironia con cui sembra prendere in giro certi clichè della sua epoca e la sua capacità di portarci agli inizi dell'800 senza traumi, ci accompagna a braccetto tra le danze regency, tra le strade di Bath facendoci sentire parte di quel mondo e lo fa con leggerezza, come se anche noi fossimo vestite con abiti svolazzanti e portassimo una cuffietta pizzosa in testa!
Non si può non amare il suo stile!
Forse il suo romanzo più celebre è "Orgoglio e Pregiudizio" ma io vorrei parlare di "Persuasione", il mio preferito che parla dell'amore contrastato tra Ann e Frederich; il personaggio femminile di Ann è meraviglioso, si distingue dalla pletora di femminucce isteriche da cui è circondato per fierezza, discrezione e sensibilità...semplicemente adorabile!


"Vi offro di nuovo il mio cuore che è ancor più vostro di quando lo spezzaste quasi otto anni e mezzo or sono. Non abbiate l'ardire di affermare che l'uomo dimentica più in fretta della donna, che il suo amore finisce prima. Non ho amato che voi. Ingiusto posso essere stato, debole e risentito lo sono certamente stato, ma incostante mai. Per voi soltanto sono tornato a Bath e senza di voi non posso immaginare il mio futuro." da Persuasione

Ciò che amo di questo romanzo è il tema delle seconde possibilità; Ann non è più una giovinetta in età da marito, ha già 28 anni che per noi significa essere nel fiore degli anni ma all'epoca voleva dire essere un fiore appassito; Jane Austen offre alla sua protagonista una seconda possibilità per essere felice, per rimediare ad un errore fatto e riscattarsi da un torto subito!
La Austen è una femminista ante litteram, le sue protagoniste superano i clichè dell'epoca con garbo, si ribellano con eleganza senza colpi di testa ma usando l'intelligenza di cui anche le donne dispongono, e come se ne dispongono, il problema è che per secoli ci hanno fatto credere che fosse una dote prettamente maschile e questo mi porta ad un argomento a me molto caro: il potere della letteratura!
La letteratura ha avuto un ruolo importantissimo nel lungo processo dell'emancipazione femminile; quando le donne hanno potuto accedere ai libri hanno scoperto un mondo che era sempre stato loro precluso, hanno iniziato ad osservare la vita da una prospettiva diversa e hanno cominciato a pensare a se stesse come esseri umani.
Pensiamo ai romanzi ottocenteschi come Madame Bovary o Anna Karenina nei quali le protagoniste si lasciano andare ai sentimenti e rompono le barriere dentro cui erano cresciute e pensiamo all'effetto che queste opere, come tante altre, hanno avuto sulle donne, pensiamo ad una ragazza andata in sposa che si ritrova a vivere con un uomo che non ama, che magari neanche stima, che diventa madre senza volerlo, e dovrà essere per tutta la vita moglie, madre, padrona di casa felice e sorridende...ecco pensiamo a queste donne che non avevano scelta, non aveva via d'uscita fino a quando un libro ha permesso loro di credere che invece una via d'uscita c'è, che un mondo oltre le loro ville borghesi esiste e l'hanno scoperto leggendo!
Ovviamente è utopistico credere che un romanzo possa ribaltare un modo di pensare e di vivere che esisteva da anni, che si era cancerizzato nel tessuto della società ma è giusto dare alla letetratura il merito di avere creato una fessura che si è poi aperta sempre più e ha salvato le donne, ma anche gli uomini riportandoli ad essere la metà della mela, un essere umano simile e diverso dalla donna ma non superiore a lei, semmai suo pari.
Questa digressione per suggire due opere che sono insieme letterarie e artistiche, partono cioè da dipinti e fotografie con soggetti femminili, sto parlando di "Le donne che leggono sono pericolose" e "Le donne che leggono sono sempre più pericolose" di Stefan Bollmann



Buona lettura!!!

sabato 28 gennaio 2012

Un momento di tenerezza! Il mio interesse per la lettura spazia e va a toccare davvero un po' tutti i generi e devo ammetetre di adorare i libri per bambini perchè ci sono dei periodi in cui ho bisogno di leggerezza, di freschezza, ho bisogno delle favole per questo quando nella vetrina di una libreria ho visto "Le più belle storie di peter coniglio" non ho saputo resistere!
Mi auguro che tutti conosciate Peter Rabbit ma se così non fosse ecco qua alcune immagini:


Trovo che siano dei piccoli capolavori all'acquarello nati dalla fantasia di una donna meravigliosa, almeno secondo il mio modesto parere, che risponde al nome di Beatrix Potter; la Potter è stata una disegnatrice e scrittrice inglese vissuta a cavallo tra '800 e il '900, una donna che pur potendo godere di notevli agi e benessere non si è adagiata e ha lottato per dimostrare che anche il "sesso debole"può stare in piedi da solo senza il bisogno di appoggiarsi ad un uomo stampella!
E'una pioniera del femminismo, intelligente, forte, sicura di se e allo stesso tempo capace di sognare e di far sognare!
E' proprio per questo che adoro Beatrix Potter, per il suo voler essere indipendente senza mascolinizzarsi, per la sua fantasia, ben sviluppata grazie ai periodi trascorsi in Scozia in cui la natura respira e pulsa in ogni angolo ancora oggi, per la leggerezza del suo scrivere e la bellezza dei suoi disegni, così delicati e pastellosi...

La cosa che più mi intenerisce e commuove è la somiglianza dei suoi personaggi con quelli di un cartone animato che per chi come me è figlio degli anni '80 non può non ricordare, mi riferisco a Mapple Town...ve lo ricordate?! Una piccolo villaggio popolato da coniglietti, topolini e altri animali (forse ispirati proprio dai racconti della Potter, chissà!?) vestiti con abiti umani e con caratteri umani...quanto mi piaceva Mapple Town!
Insomma se vi state avvicinando ai 30 anni, se li avete superati, se invece ancora vi manca un po' per varcare quella soglia e avete voglia di una coccola fatta di disegni che sembrano vellutati e storie divertenti provate ad entrare nel mondo di Peter e di Beatrix!!!




A prestissimo....

PS: se vi capita guardate il film "Miss Potter"!

mercoledì 25 gennaio 2012

"La vita è l'unica cosa che non si inganna, se tu cuore, hai il coraggio di accettarla."
   da  "Bianca come il latte, rossa come il sangue"

Ho appena finito di leggere questo meraviglioso libro, una scoperta, uno sorpresa sconvolgente; è uno di quei libri che ha avuto il potere di scuotermi l'anima, di turbarmi in un modo che non credevo possibile, non perchè io sia insensibile, anzi, ma non sono molti i libri che mi hanno fatto questo effetto.
Scritto benissimo, una poesia lunga 252 pg. che commuove e ti porta inesorabilmente a riflettere anche se non lo vogliamo, anche se ci rifiutiamo di pensare ai lati più oscuri e tristi della vita ma lo fa accarezzandoci, ci accompagna dolcemente nel mondo dei pensieri... da leggere assolutamente!
Sono le 2:24 e dopo aver riposto questo libro non posso certo dormire per cui lascerò che lo spirito pungente di Luciana Litizzetto curi come un balsamo la ferita che D'Avenia mi ha inferto con la sua piccola ma perfetta opera!
Già che ci sono consiglio anche il libro della Litizzetto scritto a quattro mani con Franca Valeri, "L'educazione delle fanciulle",una divertente e tenera chicca; due donne di generazioni diverse che si confrontano sull'universo femminile; sicuramente una lettura leggera ma non per questo meno rispettabile,regala tanti sorrisi e per cui è ideale prima di dormire!


"È dallo sguardo che vedi se una persona ti desidera o meno. Ed è bellissimo percepirlo. Senti proprio gli ormoni che fanno la ola."
(Luciana Littizzetto)