sabato 24 marzo 2012

Oggi voglio parlare di un amante generoso e appassionato della parola, della bellezza, del lusso e della vita, un autore non sempre amato e apprezzato, molto spesso criticato e accusato di avere uno stile troppo pomposo, troppo ricco, stucchevole ma che amo follemente proprio per tutti questi "difetti": Gabriele D'Annunzio!
Non potrò mai rinnegare la bellezza assoluta dei versi de "La pioggia nel pineto", la dolcezza di quelli de "La sera fiesolana", parole innefabili, vive, ricche di significato, musicali...leggendole è possibile sentire la potenza della natura che abbraccia l'umanità, il panismo infinito che fa vibrare ogni foglia, ogni goccia di rugiada, tutte le creature sono unite da un'unica grande potenza che si chiama natura!
Ancor più bello è chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dal D'Annunzio poeta; come una ninna nanna ci accompagna in una pineta verdeggiante, ci fa inspirare l'odore fresco e pungente dell'erba bagnata da una frizzante pioggia estiva, come nella mitologia gli uomini si trasformano in piante, una sorta di Daphne e Apollo del Bernini messa in poesia e la luna de "La sera fiesolana" come una madre benigna e dolce guarda i suoi figli con i suoi grandi occhi!
La prosa dannunziana non è da meno per quanto riguarda la ricercatezza linguistica e lo stile ricco; mi limiterò a citare "Il piacere", esempio superbo del decadentismo italiano, lussuoso nel verbo e dettagliato nelle descrizioni; non voglio dilungarmi sulla vicenda, la trama è bella e ben costruita ma quello che mi è rimasto nel cuore di questo romanzo sono le descrizioni della Roma di fine '800.
Grazie alla grandezza di D'Annunzio ci sembra quasi di salire le scalinate di Piazza di Spagna, di vedere il sole che si addormenta dietro i colli della città eterna che non è ancora metropoli ma centro culturale, artistico e mondano; l'inverno romano, il sole pallido basso in cielo, il profumo fiorito delle donne, l'odore di tabacco, l'aria viziata dei teatri e quella sensuale delle mura domestiche!
Per me D'Annunzio è questo e molto di più al di là delle posizioni politiche, dello stile di vita discutibile o meno, delle leggende e delle storie vere sul suo conto...il genio quando c'è germoglia anche nell'uomo più piccolo e insulso che intelligentemente sa essere grande agli occhi degli altri!
Jane Wilde

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