lunedì 6 febbraio 2012

Torniamo a parlare di donne!
Se andiamo a fare un giro in libreria notiamo che esistono miliardi di libri pubblicati da scrittrici di sesso femminile, non sorprende, è normale perchè per fortuna la donna è riuscita a scalare la piramide sociale tipicamente maschile e può rivestire ruoli che fino a cinquant'anni erano destinati solo agli uomini; di passi avanti ne sono stati fatti davvero tanti, credo che si possa parlare quasi di parità, dico "quasi" perchè ogni giorno abbiamo la prova che purtroppo le cose non stanno esattamente così!
Ad ogni modo negli ultimi due secoli le scrittrici sono potute uscire allo scoperto e regalare al mondo pagine bellissime che parlano di una realtà diversa , più difficile, più romantica e nascosta, ma nell'800 tante autrici hanno dovuto nascondersi dietro pseudonimi maschili in modo che le loro opere potessero essere prese sul serio come se la penna di un uomo fosse garanzia di conoscienza, bravura e maestria, inoltre all'epoca non solo era poco decoroso che una fanciulla leggesse ma lo era ancora di più che scrivesse, era considerato pericolo poichè si temeva che la fantasia spezzasse le catene alle quali per nascita era stata destinata.
Qualche giorno fa ho parlato di Jane Austen la quale usava uno pseudonomo piuttosto audace dato che si firmava By a Lady, dimostrando una buona dose di coraggio ma anche di quel sarcarso che la contraddistingue!
Currer Bell, Ellis Bell e Acton Bell sono gli pseudonimi maschili di tre famosissime sorelle inglesi che hanno avuto un destino piuttosto sfortunato ma che dalla vita hanno ricevuto il dono della scrittura seppur ogniuna con risultati e riconoscimenti diversi; sto parlando ovviamente di Charlotte, Emily e Anne Bronte autrici rispettivamente di "Jane Eyre","Cime Tempestose" e "Agnes Grey".
I primi due romanzi sono quelli che hanno goduto di più fortuna ma devo dire che anche il terzo, nella sua semplicità è davvero una lettura piacevole e molto autobiografica; avendoli letti tutti e tre non posso esimermi dal dare un giudizio, ovviamente assolutamente profano e personale: Cime tempestose ha un sapore gotico, si sente tutta la leggera pesantezza della nebbia sulla brughiera ,il gelo delle stanze dei manieri inglesi e il tormento di un amore contrastato ( se amate il genere consiglio L'Abbazia di Northanger della Austen che si distingue da tutti gli altri suoi romanzi, forse perchè è una delle sue prime opere scritta nel 1803 benchè sia stato pubblicato solo nel 1818); Agnes Grey è molto più leggero non solo nei contenuti ma anche nelle parole, uno stile più pulito e a mio avviso elementare ma la sua bellezza sta altrove ossia nella storia fortemente ispirata dall'esperienze di Anne come istitutrice; infine il mio preferito, Jane Eyre: un titolo breve, deciso che però si scioglie in bocca, un nome piccolo per una personaggio grande! Adoro Jane Eyre per la sua fierezza che non la fa mai piegare davanti a nessuna difficoltà, che invece di scalfirla forgiano il suo carattere austero ma passionale allo stesso tempo...è difficile descrivere una donna simile, direi che è un'eroina nel senso più romantico e al contempo moderno del termine!
Dopo duecento anni credo che abbiamo ancora tanto da imparare da queste donne che confronto a noi non potevano fare niente, non avevano le nostre oppotunità, non avevano quasi alcuna libertà ma proprio per questo sono state capaci di superare i confini dentro cui erano rinchiuse per vivere storie potenti e straordinariamente belle, anzi, indimenticabili!


 "Io gli ho dato il mio cuore, e lui lo ha preso e lo ha stretto crudelmente fino a ucciderlo."


"Il cuore umano è come il caucciù: poca aria lo gonfia e molta non lo fa scoppiare. Anche se "quasi niente basta a turbarlo, ci vuole quasi tutto" per spezzarlo."


"Non sono un uccello; e non c'è rete che possa intrappolarmi: sono una creatura umana libera, con una libera volontà, che ora esercito lasciandovi."

Mi raccomando, leggete, leggete, leggete.....!!!
A presto
Jane Wilde


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