sabato 28 luglio 2012

E' vero amo i romanzi storici, quelli un po' pesanti e impegnati oltre che impegnativi ma non disdegno anche altre letture; credo che leggere sia un modo del tutto involontario e bellissimo di apprendere, non è una costrizione come studiare, e allo stesso tempo un 'evasione, un viaggio che può durare 50 o 1.000 pagine nelle quali ci si immerge con più o meno convinzione ma che comunque nel bene e nel male ci lascia qualcosa, ecco perchè vorrei proporvi un libro che sapevo avrei adorato nel momento stesso in cui lo preso in mano e mi ha accompagnato dolcemente fino alla sua conclusione!
Un romanzo assolutamente delizioso: una giovane donna sull'orlo della disperazione, un bar, una giornata nevosa pochi giorni prima di Natale, una carrellata di personaggi semplici, comuni che ispirano riflessioni, il bilancio della propria esistenza partendo dai ricordi più preziosi e alla fine la vita che mostra il suo lato più tenero!


Vi piaccioni i romanzi storici?! Io li adoro, sono i miei preferiti...quelle atmosfere lontane, quel modo di vivere così diverso ma le emozioni umane che si conservano uguali durante i secoli!
Il caso come al solito mi ha portato a scoprire un bel romanzo pochi giorni fa, la copertina aveva un fascino misterioso, sfondo verde come un broccato appeso ad una parete, una dama di spalle dai lunghi capelli rossi, folti e leggeremente mossi incorniciati da una coroncina di fiori rossi, l'abito di pesante velluto ricamato e poi il titolo : "La regina irriverente"!
Ambientazione medievale, personaggi storici del calibro di Guglielmo il Trovatore, Eleonora d'Aquitania, Luigi di Francia, crociate, amori, poesia, una miscellanea perfetta per il mio gusto e una lettura consigliatissima!
Un altro libro che ho acquistato è "Amber", sempre un romanzo storico questa volta però ambientato nell'Inghilterra del XVII secolo; ho letto solo poche pagine delle 900 totali del romanzo ma la trama è avvincente, per di più questa opera è del 1944 ma quando venne pubblicata la censura ne proibì la diffusione in moltissimi paesi per le sue scene, diciamo un po', "spinte"; spero di potervi dare maggiori informazioni nel più breve tempo possibile ad ogni modo questa lettura mi è stata consigliata dalla mia libraia di fiducia quindi se non vi fidate di me fidatevi di lei!
Buona estate a tutti...
ps: attendo l'autunno con ansia!!!
Jane Wilde


sabato 16 giugno 2012

‘'Siamo semplicemente due persone, e non sono molte le cose che ci separano. Molte meno di quanto si pensi’.”
Sono tornata...
Ho letto tanto in questo periodo ma prima di scrivere qualcosa volevo aspettare perchè a dir la verità non tutti i libri in cui mi sono immersa meritano di essere citati, di alcuni conservo un caro ricordo, di altri preferirei dimenticarmene ma c'è un libro che mi ha rubato il cuore; ho riso, pianto, mi sono arrabbiata, ho sognato, ho sperato...
Se non l'avete ancora letto correte in libreria o in biblioteca a prendere The Help, uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, scritto con grazia, semplicità ma con quella puntualità che lascia il segno; alcune frasi delle protagoniste ti colpiscono come un pugno o ti scaldano come un abbraccio e anche tu che sei solo la spettatatrice di queste vite comunemente eccezionali ti senti un po' meno anonima, un po' più importante...ti senti fortunata, ti senti forte e libera di essere donna a patto che non sia tu la prima a metterti le catene, quelle dell'ignoranza, quelle della pochezza d'animo, quelle dell'ovvietà!
E' un capolavoro del ventunesimo secolo che cattura sin dall'inizio e ti saluta alla fine come se fosse un "arrivederci", come se prima o poi quelle "amiche" le rincontrerai!
 A presto...
Jane Wild


domenica 29 aprile 2012

Qualche giorno fa ho visto un film di Woody Allen, Midnight in Paris, in cui il protagonista durante le notti parigine fa incontri davvero surreali ed eccezionali; i primi personaggi in cui si imbatte sono Zelda e Francis Scott Fitzgerald e mi sono resa conto che pur amando tanto questo scrittore non avevo ancora parlato di lui...quale migliore occasione se non farlo oggi?!
Verso i quattordici anni, durante l'estate, presi dalla libreria di casa un volume blu piuttosto voluminoso rispetto alle mie solite letture, il titolo era "Tenera è la notte"; queste parole mi affascinarono subito e l'ambientazione nella torrida costa azzurra degli anni '20 non poteva che incuriosirmi eppure, forse dipendeva dalla mia giovane età, non riuscii a finirlo e lo riposi al sul posto!
Una decina di anni più tardi decisi che era il momento di dare una seconda chance al caro vecchio Scott Fitzgerlad convinta che non mi avrebbe delusa; ripresi "Tenera è la notte" e lo amai dalla prima all'ultima pagina; la storia è meravigliosa, le ambientazioni mozzafiato e per tutto il romanzo a mio avviso si percepisce il peso del proibizionismo,lo scoinvolgimento di un mondo che dopo la 1°guerra mondiale non sarebbe stato più lo stesso e che si avvicinava a grandi passi verso il secondo conflitto mondiale; una miscellanea carrellata di personaggi che si incontrano, si scontrano, condividono sogni, paure e speranze...un capolavoro in cui lo scrittore dimostra di avere perfetta padronanza della materia e di saper indagare nella spiche umana!
Parlando di Fitzgerald non posso non citare anche "Il grande Gatsby", romanzo in cui il sopracitato proibizionismo è alla base stessa dell'opera e rende il protagonista un personaggio dotato di fascino e mistero; è una sorta di manifesto dell'età del jazz con le sue contraddizioni, i suoi eccessi e i suoi limiti, una storia d'amore lunga tutta una vita che sembra non trovare un lieto fine.
Anche qui Fitzgerald ha la grande capacità non solo di farci immaginare le scene ma di farcele vivere come se fossimo reali spettatori di quello spaccato di storia americana; dalle sue pagine prende vita la vicenda, si sentono gli odori, il tabacco, il fumo di sigaretta che appanna le immagini, l'odore forte e acre dell'alcol, quello di contrabbando, entra nelle radici, l'umidità dell'estate newyorkese si attacca alla pelle e si appiccica, risate deliranti e vuote prodotto di un divertimento vacuo, e ancora sofferenza e passione...un'esperinza da provare!

A presto!
Jane Wilde


sabato 14 aprile 2012

"LA FELICITA' HA IL SAPORE INTENSO, LEGGERO, DI UNA MANCIATA DI CILIEGIE NERE"
Girando in libreria senza sapere cosa stavo cercando ho intravisto questo piccolo libro, nascosto da altri, una sola copia rimasta; la copertina sembra un disegno ad acquarello fatto da un bambino e il titolo racchiude il senso stesso della vita: un insieme di istanti perfetti, quasi impercettibili, che scandiscono il quotidiano e rendono la vita preziosa.
Non è una raccolta di poesie ma uno scrigno di pensieri, di annotazioni, come un diario segreto in cui si appuntanto dettagli e momenti della giornata; un fiore che col suo colore esplode in mezzo al grigio di una stazione brulicante di adolescenti scontenti e imbronciati, lo scorcio di una città che abbiamo visitato e ci ha toccato il cuore per un qualche motivo, un cibo che abbiamo assaporato...l'essenza stessa dell'essere, le piccole gioie di ogni giorno!
"Il piccolo libro degli istanti perfetti"è un volumetto semplice e intenso in cui chiunque può ritrovarsi, è come un genitore saggio che ci ricorda quali sono le cose importanti e lo fa senza retorica, senza presunzione, raccontando e raccontandosi a noi...è tutto questo, è solo questo e scusate se è poco!!!

Jane Wilde

martedì 3 aprile 2012

Ho un disperato bisogno di un po' di Jane Austen!
Ci sono dei periodo nella vita durante i quali hai bisogno di risposte, hai bisogno di certezze e per me Jane Austen è una sicurezza, i suoi libri sono un frizzante, fresco e romantico appiglio; in ogni momento so che i suoi romanzi sono lì, pronti per essere letti ancora una volta e scoperti come se fosse la prima, non deludono mai, anzi!
In questa primavera sogno la brughiera, i cottage, le alte scogliere, il vento che profuma di erica e di salsedine, sogno le bianche crinoline, i cappelli di paglia, gli ombrellini che difendono dal sole e dalla pioggia, il cielo infedele dell'Inghilterra...sogno il mondo di Jane Austen e tutto ha un sapore più dolce!
I suoi romanzi più famosi li conosco bene per cui oggi ho deciso di dedicarmi ai cosiddetti "scritti minori" convinta più che mai che di minore non abbiano un bel niente, così do il benvenuto a "Lady Susan - I Watson - Sanditon "!
A presto!!!
Jane Wilde

giovedì 29 marzo 2012

Un pugno nello stomaco, un coltello che affonda la sua fredda lama nelle paure più recondite dell'anima e nella carne viva, uno schiaffo secco sulla guancia, inaspettato e doloroso, ecco cosa si prova leggendo "A sangue freddo" di Truman Capote.
Sono passati un paio d'anni ormai da quando l'ho letto ma ogni volta che vedo quel volume in mezzo alle centinaia che abitano la mia libreria la sensazione è sempre la stessa: angoscia, gelo e sconcerto; angoscia perchè la vicenda narrata è una bruttissima pagina della cronaca nera americana degli anni '60, gelo perchè è ciò che resta in casa spogliata del calore della famiglia che la abitava, sconcerto perchè Capote tratta la materia con un apparente distacco, da cronista quasi, che ci spiazzza...viene da chiedersi se le vittime siano gli assassinati o gli assassini, prodotto di una società corrotta, di un mondo in cui non c'è spazio per la mediocrità e lo sconcerto è dato proprio da questi pensieri; come si può provare pena per degli assassini?
Non si può...non si deve.
E' qui il genio di Capote?
Non sono in grado di dare un giudizio, lascio la discussione aperta...