martedì 28 febbraio 2012

"Era Lo, semplicemente Lo, ritta sul suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita."

IL MIO LIBRO PREFERITO...un capolavoro assoluto: "Lolita" di Nabokov!
Come trovare le parole giuste per descrivere questo romanzo?
Come posso rendere giustizia alla perfezione assoluta?
"La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l'eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l'amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso."
Non è pura, semplice e struggente poesia questa?
Nabokov è un genio, un maestro, solo lui può farci entrare nella mente di uno pseudo-pedofilo e provare pena per lui; solo lui riesce a plasmare l'immagine dell'adolescente spregiudicata che molto spesso tradisce il suo essere bambina; mi rendo conto che più cerco di descrivere la bellezza disarmante di questa opera e più mi sembra di scrivere sciocchezze, c'è poco da aggiungere, Nabokov si commenta da solo e "Lolita" va semplicemente letto, amato e ricordato per sempre!

mercoledì 22 febbraio 2012

Tre proposte leggere per passare qualche ora di relax la sera,magari davanti al camino con una tazza fumante di tè in mano e una copertina a scaldarci le gambe!
Credo che il potere della letteratura sia anche questo, di regalarci qualche momento di tranquillità e se il libro che ci accompagna non merita il premio pulizer pazienza, se non è uno dei romanzi più bello del mondo fa niente, quel che conta è che ci faccia stare bene; con questo non voglio certo dire che i classici siano da evitare, anzi sono sempre i ben venuti sul nostro comodino o in borsa ma è anche vero che non sempre ci va di imbatterci in testi impegnativi o impegnati, a me succede spesso soprattutto in questo periodo!
Per questo motivo vorrei segnalare questi romanzi che ho letto in pochissimo tempo e mi hanno permesso di staccare la mente, si tratta de "Il profumo del pane alla lavanda", "Giorni di zucchero fragole e neve" entrambi di Sarah Addison Allen e "Amore zucchero e cannella" di Amy Bratley; sono carini, fanno sognare e non richiedono chissà quale sforzo mentale!!!


 Vi saluto e mi immergo nella mia ultima lettura leggera, "La bottega dei desideri"...ho proprio bisogno di questi libri ogni tanto!
Jane Wilde

domenica 19 febbraio 2012

Dopo aver parlato di Jane Austen e delle sorelle Bronte vorrei cambiare per un attimo continente e spendere qualche parola per una scrittrice americana alla quale sono particolarmente affezionata: Louisa May Alcott!
Credo che generazioni di donne e di ragazze siano cresciute con "Piccole donne" e ognuna di noi si è magari immedesimata in una delle sorelle March, sicuramente la testarda e maschiaccia Jo è la più apprezzata anche perchè il suo personaggio è molto moderno per il suo voler essere autosufficiente, il suo non voler dipendere da un uomo per forza, anzi!
Andiamo con ordine però...la Alcott con la quadrilogia di "Piccole donne" seguito da "Piccole donne crescono", "Piccoli uomini" e "I ragazzi di Jo" ha inventato un genere letterario, quello della serie; mai prima di allora i personaggi di un romanzo si ritrovavano anche in quelli successivi, invece nel caso di questa scrittrice americana ottocentesca possiamo seguire le vicende, la cresciuta e le vite dei protagonisti per un lungo periodo di tempo, dall'adolescenza fino all'età adulta, vediamo le piccole donne diventare spose e madri!
Quanto ho amato il tepore di casa March, quanto mi sarebbe piaciuto sedere vicino a Jo davanti al camino, parlare con Meg di ragazzi e vestiti, discutere di arte e frivolezze con Amy, suonare il pianoforte con Beth e farmi abbracciare dalla signora March; la bellezza del romanzo sta nella sua semplicità, nella purezza degli affetti famigliari, nelle piccole gelosie che nascono tra sorelle, nella quotidianità della vita di cinque donne alle prese con i problemi di tutti i giorni mentre fuori dal nido domestico irrompe la guerra civile, un mondo il loro in cui gli uomini faticano ad entrare e quando ci riescono lo fanno in punta di piedi!
Trovo sia straordinario il modo delicato in cui la Alcott dimostra che le donne possono cavarsela anche da sole in un epoca per altro in cui la società era ancora fortemente maschilista e patriarcale per quanto gli Stati Uniti in questo caso fossero più aperti al cambiamento, forse più per necessità che altro.
Ad ogni modo consiglio con tutto il cuore a chi non l'avesse ancora mai fatto di leggere i romanzi della Alcott, questi quattro citati ma anche gli altri e se credete di essere ormai troppo grandi per questo genere di lettura vi consiglio di spogliarvi per qualche ora del vostro essere adulte/i e lasciarvi abbracciare dal calore e dalle spensieratezza delle ragazze March!!!




Buona notte...

mercoledì 15 febbraio 2012

Se amate i romanzi che vi lasciano con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, se amate il mistero e gli intrighi, i segreti famigliari che si inseguono e sembrano non risolversi mai allora dovete assolutamente leggere i romanzi di Kate Morton...tre capolavori a mio avviso!
Purtroppo il primo è praticamente introvabile ma se cercate bene su internet ci sono possibilità di trovarlo, gli altri due invece ci sono in tutte le librerie e vi assicuro che non vi deluderanno; la Morton ha uno stile meraviglioso, la sua narrazione passa dal presente al passato con maestria, i suoi personaggi sono sempre avvolti da un alone di affascinante mistero, sembrano quasi creature fatate; ho adorato i suoi ultimi due romanzi, il primo invece ancora non l'ho letto perchè mi è stato regalato solo ieri a dimostrazione che cercando bene sul web è possibile scovarne qualche copia e nel mio caso devo dire che è stato un bellissimo regalo di San Valentino donatomi da chi conosce bene le mie passioni!!!




Una volta letta la prima pagina di questi fantastici romanzi vi assicuro che non riuscirete più ad abbandonarli, vi innamorerete dei personaggi e quando penserete di aver sciolto l'intreccio la Morton vi smentirà intelligentemente, con bravura e talento...questo si che è saper scrivere!!!
Atmosfere gotico-vittoriane, manieri inglesi, protagonisti lontani nel tempo e nello spazio, come se si trovassero a vivere in una dimensione tutta loro per noi incomprensibile!
Affascinanti e avvincenti ecco come definirei questi romanzi!

Jane Wilde

lunedì 13 febbraio 2012

Quest'estate ho fatto la felice scoperta di una scrittrice inglese di cui ignoravo l'esistenza benchè sia stata una personalità di tutto rispetto e potesse vantare una produzione letteraria piuttosto ampia!
I miei gusti letterari variano in base ai miei stati d'animo e alle stagioni; l'estate appena trascorsa ho avuto una vera e propria ossessione per i romanzi che contenessero nel titolo nomi di fiori o che parlassero di giardini, così quando a ferragosto ho approfittato della pausa dal lavoro per fare un giro in libreria non ho potuto non notare questo titolo: "La fattoria dei gelsomini"...ovviamente l'ho comprato, quasi a scatola chiusa perchè non sapevo niente dell'autrice, una tale Elizabeth Von Arnim!
Nei giorni successivi mi sono documentata e ho scoperto che la Von Arnim è stata niente popo di meno che la moglie del figlio adottivo di Cosima Wagner, proprio così, quella stessa Cosima Wagner sposa del medesimo compositore, un genio a mio parere al di là delle ingiuste e sciocche teorie che hanno fatto di Wagner un simbolo del pensiero e della azione nazista (qui si aprirebbe una parentesi troppo ampia, fatta di filosofia e storia che forse interessa solo a me, per cui torniamo al punto di partenza e cioè Elizabeth Von Arnim!!!).
E' così che ho scoperto il mondo della Von Arnim, un mondo fatto di profumi, di giardini, di ironia e irriverenza, di donne che bramano l'indipendenza e lo fanno a volte con ingenuità e incoscienza ; non mi sono fermata alla Fattoria dei gelsomini, che per altro consiglio perchè è una lettura davvero carina ( che aggettivo insulso "carina" in questo caso, sembra voler dire che non è ninete di chè! Non  rende giustizia al romanzo, direi piuttosto che è una lettura fresca, intelligente, rilassante!!!)
Ho poi acquistato "Il giardino di Elizabeth"e l'ho amato dalla prima all'ultima pagina; è una sorta di piccolo diario, in parte autobiografico, in cui l'autrice parla del suo giardino in  Pomerania, un giardino che è simbolo di indipendenza, come fosse un'allegoria! Ho centellinato le pagine per godere il più possibile di questo gioiellino, per respirare il profumo delle rose bagnate di riugiada, petali vellutati impreziositi da effimere perle d'acqua fresca...è stata un'esperienza meravigliosa e meraviglioso è stato poter passeggiare con la fantasia nel giardino di Elizabeth, accarezzare i fiori, annusarli, sentire il profondo senso di libertà che solo il contatto con la natura può dare!
Vi chiederete quale strana associazione di idee mi abbia portato a parlare di questa scrittrice, in che modo ho potuto pensare ai fiori e all'estate adesso che siamo in pieno inverno; non è la voglia di caldo, ve lo assicuro, anzi, vorrei che questo inverno non finisse mai; è stata invece una piacevole sorpresa che ho trovato in libreria: sono entrata e una copertina dal sapore retrò mi ha colpita, leggo il titolo, "Il circolo delle ingrate", scorro rapidamente gli occhi sulla trama e poi ecco il nome dell'autrice, Elizabeth Von Arnim! Ovviamente è un romanzo pubblicato decisamente postumo o forse è stato tradotto solo ora in italiano ma non importa, sono felice di questo dono, sono felice di essere uscita a fare una passeggiata e aver trovato questo libro che ancora una volta parla di indipendenza femminile, senza retorica, senza schemi ma con spirito e ironia!
Le giornate no possono capovolgersi e non mi stupisce che sia stato un libro a tirarmi su di morale!!!

"E’ la saggezza dell’erba in continuo rinnovamento, dell’erba bella e verdeggiante, dell’erba trapunta di splendore vivente che è entrata in me; la saggezza di un mattino di maggio ricolmo della gioia del presente"


 "Un uomo, lo sapeva ormai da tempo, non doveva mai chiedere alla moglie se qualcosa non andava per il verso giusto, perché c’era il caso che lei glielo dicesse".


"Gli uomini pubblici pagano caro il prezzo del successo diventando vittime dei nervi a casa, e le loro mogli, il cui dovere è di essere sempre amabili, possono essere paragonate al ferro da stiro caldo e distensivo che scorra su una camicia appena lavata, con movimenti abili e persistenti, così da spianare ogni grinza".


 "Settembre. C’è un non so che in questo mese che mi ricorda marzo e i primi giorni d’aprile, quando la primavera ancora esita sulla soglia e il giardino trattiene il respiro in attesa. C’è nell’aria la stessa dolcezza, il cielo e l’erba paiono uguali ad allora; ma le foglie raccontano una storia diversa, e il rampicante che si colora di rosso sul muro della casa si avvicina in fretta al suo ultimo e più splendido momento di gloria".


 Le citazioni sono tratte da diversi romanzi di Elizabeth Von Arnim così che possiate farvi un'idea della bellezza e della limpidezza del suo pensare!
A presto...
Jane Wilde



mercoledì 8 febbraio 2012





Avevo parlato di questo libro qualche giorno fa dicendo che avrei iniziato a leggerlo, ebbene proprio questa notte l'ho finito e devo dire che le mie aspettative non sono state deluse, anzi!
E' ben scritto, pieno di dettagli storici dato che l'autrice è una storica laureata ad Harvard (scusate se poco!) nonchè discendente di due donne che al tempo dei processi di Salem vennero accusate di stregoneria, per cui maneggia la materia con cognizione di causa; inoltre, come specifica la stessa Katherine Howe, tutti i particolari riguardanti i processi, gli almanacchi magici e gli incantesimi, se così li vogliamo chiamare, non sono frutto di invenzione ma di una fitta ricerca storica in cui nulla è lasciato al caso!
E' un romanzo in cui fatti realmente accaduti, personaggi realmente esistiti si fondono con l'invenzione e la fantasia letteraria senza stonature; forse l'unico passaggio del libro che stride un po' è il finale ma nel complesso è un'opera ben costruita e veramente interessante!
Se l'argomento vi intriga dovete leggere questo romanzo e se ancora non sapete cos'è successo a Salem nel 1692 forse è arrivato il momento di scoprirlo!

Buona giornata a tutti...
Jane Wilde

lunedì 6 febbraio 2012

«Un libro da non perdere per tutti i fan delle Brontë e per chiunque sia interessato alla condizione femminile nel periodo vittoriano.»



E' uscito da pochissimi giorni; un libro dedicato a Charlotte Bronte e accanto a lei le inseparabili sorelle Emily ed Anne...doveva essere mio! Un grazie speciale a chi sopporta la mia ossessione per i libri senza reprimerla ma al contrario la accetta con pazienza e rispetto, a chi ha capito che non sarebbe passato molto tempo prima che lo comprassi  e me l'ha regalato!!!
Non tarderò a farvi sapere com'è!
Jane Wilde
Torniamo a parlare di donne!
Se andiamo a fare un giro in libreria notiamo che esistono miliardi di libri pubblicati da scrittrici di sesso femminile, non sorprende, è normale perchè per fortuna la donna è riuscita a scalare la piramide sociale tipicamente maschile e può rivestire ruoli che fino a cinquant'anni erano destinati solo agli uomini; di passi avanti ne sono stati fatti davvero tanti, credo che si possa parlare quasi di parità, dico "quasi" perchè ogni giorno abbiamo la prova che purtroppo le cose non stanno esattamente così!
Ad ogni modo negli ultimi due secoli le scrittrici sono potute uscire allo scoperto e regalare al mondo pagine bellissime che parlano di una realtà diversa , più difficile, più romantica e nascosta, ma nell'800 tante autrici hanno dovuto nascondersi dietro pseudonimi maschili in modo che le loro opere potessero essere prese sul serio come se la penna di un uomo fosse garanzia di conoscienza, bravura e maestria, inoltre all'epoca non solo era poco decoroso che una fanciulla leggesse ma lo era ancora di più che scrivesse, era considerato pericolo poichè si temeva che la fantasia spezzasse le catene alle quali per nascita era stata destinata.
Qualche giorno fa ho parlato di Jane Austen la quale usava uno pseudonomo piuttosto audace dato che si firmava By a Lady, dimostrando una buona dose di coraggio ma anche di quel sarcarso che la contraddistingue!
Currer Bell, Ellis Bell e Acton Bell sono gli pseudonimi maschili di tre famosissime sorelle inglesi che hanno avuto un destino piuttosto sfortunato ma che dalla vita hanno ricevuto il dono della scrittura seppur ogniuna con risultati e riconoscimenti diversi; sto parlando ovviamente di Charlotte, Emily e Anne Bronte autrici rispettivamente di "Jane Eyre","Cime Tempestose" e "Agnes Grey".
I primi due romanzi sono quelli che hanno goduto di più fortuna ma devo dire che anche il terzo, nella sua semplicità è davvero una lettura piacevole e molto autobiografica; avendoli letti tutti e tre non posso esimermi dal dare un giudizio, ovviamente assolutamente profano e personale: Cime tempestose ha un sapore gotico, si sente tutta la leggera pesantezza della nebbia sulla brughiera ,il gelo delle stanze dei manieri inglesi e il tormento di un amore contrastato ( se amate il genere consiglio L'Abbazia di Northanger della Austen che si distingue da tutti gli altri suoi romanzi, forse perchè è una delle sue prime opere scritta nel 1803 benchè sia stato pubblicato solo nel 1818); Agnes Grey è molto più leggero non solo nei contenuti ma anche nelle parole, uno stile più pulito e a mio avviso elementare ma la sua bellezza sta altrove ossia nella storia fortemente ispirata dall'esperienze di Anne come istitutrice; infine il mio preferito, Jane Eyre: un titolo breve, deciso che però si scioglie in bocca, un nome piccolo per una personaggio grande! Adoro Jane Eyre per la sua fierezza che non la fa mai piegare davanti a nessuna difficoltà, che invece di scalfirla forgiano il suo carattere austero ma passionale allo stesso tempo...è difficile descrivere una donna simile, direi che è un'eroina nel senso più romantico e al contempo moderno del termine!
Dopo duecento anni credo che abbiamo ancora tanto da imparare da queste donne che confronto a noi non potevano fare niente, non avevano le nostre oppotunità, non avevano quasi alcuna libertà ma proprio per questo sono state capaci di superare i confini dentro cui erano rinchiuse per vivere storie potenti e straordinariamente belle, anzi, indimenticabili!


 "Io gli ho dato il mio cuore, e lui lo ha preso e lo ha stretto crudelmente fino a ucciderlo."


"Il cuore umano è come il caucciù: poca aria lo gonfia e molta non lo fa scoppiare. Anche se "quasi niente basta a turbarlo, ci vuole quasi tutto" per spezzarlo."


"Non sono un uccello; e non c'è rete che possa intrappolarmi: sono una creatura umana libera, con una libera volontà, che ora esercito lasciandovi."

Mi raccomando, leggete, leggete, leggete.....!!!
A presto
Jane Wilde


venerdì 3 febbraio 2012

Ecco una breve lista di libri che ho letto negli ultimi tempi, spero di ricordarmeli tutti e che possano incuriosirvi; i generi sono decisamente diversi ma il bello è proprio questo!!!
- Amore zucchero e cannella (finito questa notte, molto carino!)
- La figlia delle nevi (forse non riesco a comprendere Jack London , tenterò con Zanna Bianca e Il richiamo della foresta!)
- Canto di Natale (un classico da leggere e rileggere)
- Agnes Grey (della meno nota Anne Bronte; non è certo ai livelli delle sorelle ma è interessante leggere il suo romanzo per notare le differenze.)
- In città zero gradi (carino, pensavo meglio considerando i due libri precedenti dell'autore!)
- Neve (una delicata poesia)
- L'apicoltore ( enigmatico e poetico)
- Bianca come il latte rossa come il sangue (già citato poco tempo fa, da leggere assolutamante)
- Piccole donne e Piccole donne crescono ( che dire... adoro la Alcott! Letti per la seconda volta e sono certa che lo farò ancora e ancora!)
- Pattini d'argento (rientra nei classici per bambini ma non ne capisco il motivo; lunghe digressioni sulla storia dell'Olanda che a mala pena conosco io pur avendola studiata all'università, per cui mi chiedo come possa essere un romanzo per ragazzi...bah!)
- Nel bosco ( delizioso, semplice e genuino!)
- La ballerina dello Zar ( la trama c'è, la storia anche ma poteva essere sviluppato meglio, ad ogni modo lo consiglio)
Sono certa di aver dimenticato qualche titolo ma direi che a grandi linee questi sono i romanzi che ho letto nell'ultimo mese e mezzo! A questi dovrei aggiungere quelli che sto leggendo ma non ho ancora terminato tra i quali "L'inverno si era sbagliato" ( drammatico, ben scritto, crudo e dolce al tempo stesso), "Se fosse per sempre" (temo di essermi fatta condizionare dal titolo, per il momento non mi convince tanto ma staremo a vedere!), "La figlia della Zarina" ( e qui emerge la mia passione per la storia russa; è per lo più un romanzo incentrato sulla seconda figlia di Nicola Romanov e Alessandra, di storico e biografico forse c'è ben poco, diciamo che l'autrice ha mescolato realtà e finzione!).
Dal momento che questa notte ho terminato un libro questa sera ne inizierò uno nuovo, "Le figlie del libro perduto", un romanzo che partendo dai nostri giorni scava nel passato e nella tragedia delle streghe di Salem (ebbene sì, mi affascina anche questo argomento!)...vi terrò aggiornati!

Jane Wilde

Una piccola parentesi per spiegare la mia firma, ovviamente il mio vero nome non ha niente a che fare con Jane, men che meno il mio cognome è Wilde!
Premetto che adoro il mio nome di battesimo e sono fierissima del mio cognome ma siccome sono una persona riservata ho preferito usare un'altro nome la cui scelta non è affatto casuale!
Per chi non lo sapesse Jane Wilde è stata la coraggiosissima madre del ben più noto Oscar Wilde; pare avesse origini italiane, il che mi piace tanto ma il motivo per cui ho scelto è il suo nome è un'altro!
Scrittrice e poetessa irlandese si battè per l'indipendenza dell'Irlanda schierandosi, ovviamente, contro l'Inghilterra in numerosi articoli sul quotidiano The Nation firmandosi "Speranza"e proprio per questo le venne attribuito il soprannome "Speranza della Nazione"; promosse l'obbligo dell'istruzione femminile e raccolse una serie di fiabe e leggende della sua terra che vennero pubblicate e di cui noi possiamo fruire!
Ancora una volta una donna determinata, forte e intelligente, un modello da seguire, una personalità di importante caratura di cui è giusto ricordarsi!



A presto.....
Jane Wilde


giovedì 2 febbraio 2012

Il mio spirito femminista, anzi il mio animo da suffraggetta, scalpita!
Ho sempre ammirato quelle donne che si sono battutte per degli ideali, si sono distinte e si sono meritate un posto nella storia, in questo caso un posto nel mondo della letteratura; la loro scrittura ha fatto sognare,  commuovere, sorridere, sospirare, in qualche caso ha confortato l'anima di tantissime donne e mi piace pensare che abbiano trovato un posto anche nei cuori degli uomini!
Sarebbe impossibile non parlare di Jane Austen, una donna straordinaria che ha saputo descrivere con ironia e freschezza la piccola realtà del suo tempo, partendo da quelle che probabilmente sono state esperienze personali e ci ha regalato una serie di romanzi delicati, romantici e intelligenti; quello che amo di Jane Austen è la sottile ironia con cui sembra prendere in giro certi clichè della sua epoca e la sua capacità di portarci agli inizi dell'800 senza traumi, ci accompagna a braccetto tra le danze regency, tra le strade di Bath facendoci sentire parte di quel mondo e lo fa con leggerezza, come se anche noi fossimo vestite con abiti svolazzanti e portassimo una cuffietta pizzosa in testa!
Non si può non amare il suo stile!
Forse il suo romanzo più celebre è "Orgoglio e Pregiudizio" ma io vorrei parlare di "Persuasione", il mio preferito che parla dell'amore contrastato tra Ann e Frederich; il personaggio femminile di Ann è meraviglioso, si distingue dalla pletora di femminucce isteriche da cui è circondato per fierezza, discrezione e sensibilità...semplicemente adorabile!


"Vi offro di nuovo il mio cuore che è ancor più vostro di quando lo spezzaste quasi otto anni e mezzo or sono. Non abbiate l'ardire di affermare che l'uomo dimentica più in fretta della donna, che il suo amore finisce prima. Non ho amato che voi. Ingiusto posso essere stato, debole e risentito lo sono certamente stato, ma incostante mai. Per voi soltanto sono tornato a Bath e senza di voi non posso immaginare il mio futuro." da Persuasione

Ciò che amo di questo romanzo è il tema delle seconde possibilità; Ann non è più una giovinetta in età da marito, ha già 28 anni che per noi significa essere nel fiore degli anni ma all'epoca voleva dire essere un fiore appassito; Jane Austen offre alla sua protagonista una seconda possibilità per essere felice, per rimediare ad un errore fatto e riscattarsi da un torto subito!
La Austen è una femminista ante litteram, le sue protagoniste superano i clichè dell'epoca con garbo, si ribellano con eleganza senza colpi di testa ma usando l'intelligenza di cui anche le donne dispongono, e come se ne dispongono, il problema è che per secoli ci hanno fatto credere che fosse una dote prettamente maschile e questo mi porta ad un argomento a me molto caro: il potere della letteratura!
La letteratura ha avuto un ruolo importantissimo nel lungo processo dell'emancipazione femminile; quando le donne hanno potuto accedere ai libri hanno scoperto un mondo che era sempre stato loro precluso, hanno iniziato ad osservare la vita da una prospettiva diversa e hanno cominciato a pensare a se stesse come esseri umani.
Pensiamo ai romanzi ottocenteschi come Madame Bovary o Anna Karenina nei quali le protagoniste si lasciano andare ai sentimenti e rompono le barriere dentro cui erano cresciute e pensiamo all'effetto che queste opere, come tante altre, hanno avuto sulle donne, pensiamo ad una ragazza andata in sposa che si ritrova a vivere con un uomo che non ama, che magari neanche stima, che diventa madre senza volerlo, e dovrà essere per tutta la vita moglie, madre, padrona di casa felice e sorridende...ecco pensiamo a queste donne che non avevano scelta, non aveva via d'uscita fino a quando un libro ha permesso loro di credere che invece una via d'uscita c'è, che un mondo oltre le loro ville borghesi esiste e l'hanno scoperto leggendo!
Ovviamente è utopistico credere che un romanzo possa ribaltare un modo di pensare e di vivere che esisteva da anni, che si era cancerizzato nel tessuto della società ma è giusto dare alla letetratura il merito di avere creato una fessura che si è poi aperta sempre più e ha salvato le donne, ma anche gli uomini riportandoli ad essere la metà della mela, un essere umano simile e diverso dalla donna ma non superiore a lei, semmai suo pari.
Questa digressione per suggire due opere che sono insieme letterarie e artistiche, partono cioè da dipinti e fotografie con soggetti femminili, sto parlando di "Le donne che leggono sono pericolose" e "Le donne che leggono sono sempre più pericolose" di Stefan Bollmann



Buona lettura!!!