martedì 28 febbraio 2012

"Era Lo, semplicemente Lo, ritta sul suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita."

IL MIO LIBRO PREFERITO...un capolavoro assoluto: "Lolita" di Nabokov!
Come trovare le parole giuste per descrivere questo romanzo?
Come posso rendere giustizia alla perfezione assoluta?
"La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l'eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l'amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso."
Non è pura, semplice e struggente poesia questa?
Nabokov è un genio, un maestro, solo lui può farci entrare nella mente di uno pseudo-pedofilo e provare pena per lui; solo lui riesce a plasmare l'immagine dell'adolescente spregiudicata che molto spesso tradisce il suo essere bambina; mi rendo conto che più cerco di descrivere la bellezza disarmante di questa opera e più mi sembra di scrivere sciocchezze, c'è poco da aggiungere, Nabokov si commenta da solo e "Lolita" va semplicemente letto, amato e ricordato per sempre!

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