domenica 29 aprile 2012

Qualche giorno fa ho visto un film di Woody Allen, Midnight in Paris, in cui il protagonista durante le notti parigine fa incontri davvero surreali ed eccezionali; i primi personaggi in cui si imbatte sono Zelda e Francis Scott Fitzgerald e mi sono resa conto che pur amando tanto questo scrittore non avevo ancora parlato di lui...quale migliore occasione se non farlo oggi?!
Verso i quattordici anni, durante l'estate, presi dalla libreria di casa un volume blu piuttosto voluminoso rispetto alle mie solite letture, il titolo era "Tenera è la notte"; queste parole mi affascinarono subito e l'ambientazione nella torrida costa azzurra degli anni '20 non poteva che incuriosirmi eppure, forse dipendeva dalla mia giovane età, non riuscii a finirlo e lo riposi al sul posto!
Una decina di anni più tardi decisi che era il momento di dare una seconda chance al caro vecchio Scott Fitzgerlad convinta che non mi avrebbe delusa; ripresi "Tenera è la notte" e lo amai dalla prima all'ultima pagina; la storia è meravigliosa, le ambientazioni mozzafiato e per tutto il romanzo a mio avviso si percepisce il peso del proibizionismo,lo scoinvolgimento di un mondo che dopo la 1°guerra mondiale non sarebbe stato più lo stesso e che si avvicinava a grandi passi verso il secondo conflitto mondiale; una miscellanea carrellata di personaggi che si incontrano, si scontrano, condividono sogni, paure e speranze...un capolavoro in cui lo scrittore dimostra di avere perfetta padronanza della materia e di saper indagare nella spiche umana!
Parlando di Fitzgerald non posso non citare anche "Il grande Gatsby", romanzo in cui il sopracitato proibizionismo è alla base stessa dell'opera e rende il protagonista un personaggio dotato di fascino e mistero; è una sorta di manifesto dell'età del jazz con le sue contraddizioni, i suoi eccessi e i suoi limiti, una storia d'amore lunga tutta una vita che sembra non trovare un lieto fine.
Anche qui Fitzgerald ha la grande capacità non solo di farci immaginare le scene ma di farcele vivere come se fossimo reali spettatori di quello spaccato di storia americana; dalle sue pagine prende vita la vicenda, si sentono gli odori, il tabacco, il fumo di sigaretta che appanna le immagini, l'odore forte e acre dell'alcol, quello di contrabbando, entra nelle radici, l'umidità dell'estate newyorkese si attacca alla pelle e si appiccica, risate deliranti e vuote prodotto di un divertimento vacuo, e ancora sofferenza e passione...un'esperinza da provare!

A presto!
Jane Wilde


sabato 14 aprile 2012

"LA FELICITA' HA IL SAPORE INTENSO, LEGGERO, DI UNA MANCIATA DI CILIEGIE NERE"
Girando in libreria senza sapere cosa stavo cercando ho intravisto questo piccolo libro, nascosto da altri, una sola copia rimasta; la copertina sembra un disegno ad acquarello fatto da un bambino e il titolo racchiude il senso stesso della vita: un insieme di istanti perfetti, quasi impercettibili, che scandiscono il quotidiano e rendono la vita preziosa.
Non è una raccolta di poesie ma uno scrigno di pensieri, di annotazioni, come un diario segreto in cui si appuntanto dettagli e momenti della giornata; un fiore che col suo colore esplode in mezzo al grigio di una stazione brulicante di adolescenti scontenti e imbronciati, lo scorcio di una città che abbiamo visitato e ci ha toccato il cuore per un qualche motivo, un cibo che abbiamo assaporato...l'essenza stessa dell'essere, le piccole gioie di ogni giorno!
"Il piccolo libro degli istanti perfetti"è un volumetto semplice e intenso in cui chiunque può ritrovarsi, è come un genitore saggio che ci ricorda quali sono le cose importanti e lo fa senza retorica, senza presunzione, raccontando e raccontandosi a noi...è tutto questo, è solo questo e scusate se è poco!!!

Jane Wilde

martedì 3 aprile 2012

Ho un disperato bisogno di un po' di Jane Austen!
Ci sono dei periodo nella vita durante i quali hai bisogno di risposte, hai bisogno di certezze e per me Jane Austen è una sicurezza, i suoi libri sono un frizzante, fresco e romantico appiglio; in ogni momento so che i suoi romanzi sono lì, pronti per essere letti ancora una volta e scoperti come se fosse la prima, non deludono mai, anzi!
In questa primavera sogno la brughiera, i cottage, le alte scogliere, il vento che profuma di erica e di salsedine, sogno le bianche crinoline, i cappelli di paglia, gli ombrellini che difendono dal sole e dalla pioggia, il cielo infedele dell'Inghilterra...sogno il mondo di Jane Austen e tutto ha un sapore più dolce!
I suoi romanzi più famosi li conosco bene per cui oggi ho deciso di dedicarmi ai cosiddetti "scritti minori" convinta più che mai che di minore non abbiano un bel niente, così do il benvenuto a "Lady Susan - I Watson - Sanditon "!
A presto!!!
Jane Wilde